Questa è la storia del Capitano Mario Fano, I.M.I. IB 364.
Anzi, no, mi correggo, questa è la storia della nipote del Capitano Mario Fano, I.M.I. IB 364, una storia vera, la storia di tutti, ma non uguale per tutti, che comincia proprio nel mese di marzo quando in un ozioso pomeriggio di primavera il burlone Sig. Destino decise di avere la felice idea di farmi curiosare tra i vecchi libri di famiglia riposti in un angolo della scrivania di papà con l’intento, forse, di scoprire un qualche segreto nascosto.
Quei libri, che insieme a tante altre cianfrusaglie del passato, di tanto in tanto, sin da quando ero ragazzina, andavo incuriosita a ripassare perché affascinata dal ricordo di un tempo lontano raccontato attraverso le storie dei grandi e le vecchie fotografie dei miei antenati, così incantevolmente anacronistiche rispetto al mio tempo.
E fu proprio nel passare in rassegna quei vecchi libri che mi capitarono fra le mani due taccuini lisi, dalle fitte pagine, scritti con una grafia illeggibile: erano i diari scritti da mio nonno in prigionia; e sì, perché a casa si raccontava che “il nonno era stato fatto prigioniero dai tedeschi”.
Con queste parole comincia il libro di Laura Fano che racconta la storia del nonno Mario Fano. Edizione Raffaello.
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