Riportiamo un breve nota d’agenzia sulle dichiarazione della Corte costituzionale in merito ai diritti individuali che riapre la questione dei risarcimenti. Un atto di giustizia che si riconcilia con la verità storica e con le vittime della deportazione. “Nell’odierna camera di consiglio, la Corte Costituzionale ha dichiarato che il principio dell’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati, generalmente riconosciuto nel diritto internazionale, non opera nel nostro ordinamento, qualora riguardi comportamenti illegittimi di uno Stato qualificabili e qualificati come crimini di guerra e contro l’umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona garantiti dalla Costituzione”.
Pertanto, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme di diritto interno che impediscono al giudice italiano di accertare l’eventuale responsabilità civile di un altro Stato per tali gravissime violazioni, commesse nel territorio nazionale a danno di cittadini italiani”. ”Queste norme precisamente perché impediscono l’accertamento giurisdizionale di tale responsabilità e dell’eventuale diritto al risarcimento dei danni subiti dalle vittime, sono state giudicate lesive dei principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale sanciti dagli artt. 2 e 24 della Costituzione”.
adn Kronos 22 ottobre 2014
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